Il versante ionico di Santa Maria di Leuca presenta tante grotte ricche di significato storico e archeologico. Mentre ci dirigiamo verso ovest, ancor prima di raggiungere Punta Ristola, l'ultima estensione meridionale del Salento, si può osservare a metà costa la Grotta Porcinara, accessibile solo via terra presso l'insenatura omonima. Questa grotta, scavata dall'uomo, fungeva da luogo sacro per i marinai in viaggio verso o dalla Grecia, che si fermavano per rendere omaggio a Giove o Venere.

Avvicinandoci a Punta Ristola, incontriamo la Grotta del Diavolo, che percorre longitudinalmente il promontorio, accessibile anch'essa solo da terra ma con un'apertura verso il mare. Proseguendo oltre la punta, le insenature si susseguono fino alla Grotta del Cerchio, così chiamata per la sua forma particolare. Poco dopo, la Grotta di Mesciu Scianni, nota per le leggende su un artista locale, Mesciu Gianni, che qui cercava sassi colorati per i suoi mosaici. Questa grotta, seppur piccola, stupisce per i riflessi unici creati dalle rocce colorate all'entrata. Navigando oltre, si apre un'insenatura che ospita la maggior parte delle grotte sul versante ionico, tra cui la Grotta del Fiume nel canale Sparascenti. Profonda circa 30 metri, è famosa per una sorgente d'acqua dolce e i suoi giochi di luce solare.

Accanto al canale Sparascenti si trova la Grotta del Presepe, connessa alla Grotta del Fiume da un passaggio pedonale. Questa grotta è nota per le sue formazioni calcaree che ricordano le figure del presepe. Proseguendo, si trova la Grotta Titti, dedicata alla figlia del paleontologo Blanc, importante per i reperti archeologici trovati. Verso Punta Marchiello, resti della Torre Marchiello ricordano il sistema di avvistamento costiero contro le incursioni turche del XVI secolo.

Prima dell'ultima grotta ionica, la Cala dell'Elefante rivela tracce di antichi insediamenti umani. Infine, la Grotta del Drago offre una vasta entrata e una formazione che ricorda la testa di un drago, narrata nei racconti dei pescatori insieme alla presenza storica della foca monaca, un tempo custode di questi luoghi marini.

Partenza

Porto turistico di Leuca

Punta Ristola

E' lo scoglio più a sud della Puglia.

Grotta del Diavolo

Chiamata così perchè quando soffia vento da maestrale o ponente si sentono strani ululati.

Grotta del Cerchio

Prende il nome appunto dalla sua conformazione a forma di semicerchio.

Grotta di Mesciu Gianni

Prende il nome da Maestro Giovanni che proprio lui passava molto tempo a raccogliere pezzi di roccia per creare dei mosaici.

 

Grotta del Fiume

Trattasi di un insieme di grotte collegate tra loro, caratterizzate dai resti di un’attività carsica che come eredità ha lasciato un rigagnolo d’acqua dolce che si perde nel mare salato.

Grotta del Presepe

Tale cavità è caratterizzata da meravigliose sculture calcaree, con formazioni stalattitiche di eccezionale bellezza, che sembrano riprendere le fattezze della Natività (da qui il nome).

Grotta delle Tre Porte

Il nome richiama il monumentale ingresso a 3 accessi, che sembra stagliarsi nel mare come il passaggio verso un altro mondo. Da qui si può godere la frescura e gli splendidi giochi di luce.

Grotta dei Giganti

Questa grotta è così chiamata in virtù della leggenda secondo cui all’interno sono sepolti i Giganti uccisi da Ercole Libico. È di eccezionale interesse paleontologico, poiché sono stati rinvenuti numerosi resti di manufatti risalenti al paleolitico medio.

Grotta del Drago

Profonda circa 60 metri, estremamente spettacolare, tale cavità presenta all’interno scogli che somigliano alla testa di un drago ed a una murena.

Grotta degli Innamorati

Questa grotta si sviluppa in profondità, una delle sue caratteristiche è avere nel suo interno tre piccole spiagge dove ci si può stendere inoltre è attraversata da acqua sorgiva è quindi molto ghiacciata.